Il maestoso arrivo in una terra piena di storia, il cui nome compariva già nell’antico vocabolario Persiano.

Ci accoglierà subito la magnificenza di un vero e proprio museo a cielo aperto: Goreme, dove si contano oltre 300 chiese, splendidamente affrescate di colori vividi e pieni.

A Pasabagi, l’emblema della Cappadocia, scorgeremo poi i camini delle fate: superbe formazioni laviche coniche dove si rifugiarono popolazioni eremite che, scavando le loro abitazioni nel tufo, diedero vita a vere e proprie dimore troglodite.

E infine Avanos con le sue ceramiche fatte a mano, e la Dervent Valley dove ci divertiremo a scorgere le pietre di tufo a forma di animali – famosissimo il cammello – prima di rinetrare nella nostra accogliente casa turca, completamente scavata nella roccia, dove ceneremo sul nostro terrazzo davanti ad una vista a dir poco spettacolare.

E’ l’alba. Il cielo si fa terso e sempre più luminoso.

L’azzurro è pronto a brillare … punteggiato dei caldi colori delle mongolfiere che librano leggere sopra ad un paesaggio lunare: qui, chi lo vorrà, potrà volare e rimanere sospeso tra cielo e terra…

Questa è l’alba di un nuovo giorno in Cappadocia.

Direzione Sud, nella culla del Cristianesimo in Turchia… pronti ad esplorarla Sopra e Sottoterra!

Ad attenderci, con i suoi 9 piani sotto il livello del suolo, l’ipogeo di Derinkuyu, città sotterranea quasi labirintica che nelle sue stanze, stalle, depositi, abitazioni, cucine, cappelle e chiese riusciva ad ospitare fino a 10000 persone le quali, scappando dalle persecuzioni, salvarono e curarono qui la propria vita in una normale quotidianità che non fosse di puro nascondiglio.

In superficie: l’Ihlara Valley, un canyon maestoso e dalle rocce arcobaleno… che attraverseremo a piedi in un semplice trekking così da viverlo appieno prima di spostarci al cospetto del monastero di Selime, fortezza interamente scolpita e intagliata nella roccia della montagna.

Concluderemo la giornata in quod nelle Valli, con il vento sul viso e la polvere del deserto che ci riempirà di libertà.

Lontani dalle mete turistiche, ammireremo oggi delle piccole perle sconosciute ai più: dal Keslik Monastery alla città antica di Sobeson, dal villaggio greco di Mustafapasa agli Urhup Fairy Chimneys.

In un susseguirsi di frutteti e vigne giungeremo poi all’antico villaggio greco di Cavusin, famoso per le chiese scavate nella roccia.

Cammineremo nella Rose Valley e la Valle Rossa con le sue favolose rocce di formazione vulcanica e un susseguirsi di pinnacoli e torrioni dall’incredibile gamma cromatica, prima di vedere esplodere il rosso del cielo sopra al rosso delle rocce, sorseggiando un bicchiere di vino al termine di una giornata di luce e colori.

Eccoci in cammino oggi, nella Valle dell’Amore prima di arrivare ad Uchisar, paese che già da lontano lascia intravedere la sua bellezza, con il suo pinnacolo di tufo e le sue pareti su cui appaiono incise centinaia di cavità.

Questo enorme roccione, con in cima il castello, sembra una specie di meteorite caduto sulla terra… una vera e propria cittadella scavata nel tufo dove le case e le botteghe trovano dimora in grotte accoglienti.

E poi ancora, la Pigeon Valley ed i suoi coni di cenere vulcanici scolpiti dal vento e trasformati in opere d’arte che offrono dimora ad infinite colonie di piccioni.

Fine giornata rilassante tra i vapori dell’Hammam dove, chi vorrà, potrà rigenerarsi in quella che è una versa esperienza culturale per chi visita questo paese: il un Bagno Turco, che rilassa e invigorisce prima di rientrare per una cenetta nella nostra stupenda dimora.

I nostri ultimi passi in questa Terra meravigliosa, lungo l’antica Via della Seta al Saruhan Caravanserai dove, chiudendo gli occhi lungo i corridoi, passeggiando nel cortile o sotto le maestose volte degli interni, si può sentire ancora il vociare dei commercianti che nell’antichità attraversavano questi deserti trovando qui ristoro e dimora.

Un ultimo sguardo prima di ripartire, in volo, verso l’Italia.